Disavventure in Corea (4°): vivere in un Goshiwon
cit. improbabili della sottoscritta.
Visto il titolo del mio blog,
fa tanto Alice che mangia il fungo per diventare più grande,
sapendo che la casa in cui si trova diverrà una sorta di indumento attillato.
anche se tra alti e bassi!
Nell'ultimo viaggio andata e ritorno (novembre 2014 - gennaio 2015), tra le tante nuove esperienze, alloggiai per la prima volta in un...
Ora come ora, potrei dire che, all'epoca, mi sembrò una scelta
Siccome non ci aveva entusiasmato granché l'idea, io, sister e la "compagna di merende", optammo per una Guesthouse anche se più dispendiosa.
Ora invece i goshiwon sono usati un pò da tutti: stranieri in visita o che vivono lì per brevi periodi (un anno, due o meno) causa studio o che altro. Ma anche i lavoratori coreani che vengono dalla campagna, ergo fuori Seoul, recentemente optano per questo tipo di edificio, molto più economico di altri (specie per loro), privo di caparra e bollette varie, con in offerta pure la base dell'alimentazione coreana.
NB: in molti siti le foto sono tarocche, meglio mandare qualcuno a controllare il posto o andarci di persona è sempre la soluzione migliore.
E ora ricordiamo alcuni punti per capire come sono fatti questi edifici specifici
- Stanza strettissima con lo stretto necessario (concetto generale)
- Mini frigo (non sempre reperibile),
- scrivania ( non sempre reperibile),
- armadio piccolo,
- finestra (si può fare anche a meno, nel senso che non tutte le stanze ne sono munite e se non c'è costa meno),
- box doccia che fa da bagno, con dentro quindi i sanitari (non sempre reperibile, ma anche in questo caso il prezzo si abbassa. O a volte si trova solo il wc o solo la doccia, allegria~ Logicamente se manca uno o entrambi gli elementi in stanza, li si trova in un bagno in condivisione con il pianerottolo)
- letto (logico)
- cucina in comune (in molti casi sporca perché la gente non sa rispettare l'altrui persona)
- riso gratis
- acqua gratis
- kimchi gratis
- ramyeon gratis (non sempre reperibile)
- lavanderia gratis (in alcuni altre volte a pagamento)
Il bagno è stato davvero un pò un incubo sapete?
Credo di aver fatto pure un sogno dove lui mi parlava, in stile SENTI CHI PARLA, quando il bimbo ha le visioni del suo wc assatanato che vuole mangiare la pupù. No il mio esclamava "io non la ingoio quella!" riferendosi alla carta.
Specie quando arrivò un'amica a intasarmelo per bene quel dannato cess ... del tipo che tirando l'acqua ha zampillato come una cascata. Temevo di dover fare una merdosa figura, dovendo chiamare aiuto e a chi altri potevo richiedere soccorso se non al bel manager?
Pregai non so quante volte perché non succedesse e alla fine infatti il tutto si è concluso con un gorgoglio del wc e un risucchio improvviso di ogni cosa volesse fuoriuscire da lì.
Ho sfruttato troppo il busanino*, non volevo fargli fare anche l'idraulico sturacesso.
Cambiare stanza mi risollevò un pò il morale e cominciai davvero ad adattarmi. Farmi degli amici nella struttura mi rese più forte e positiva. Proprio il confronto e l'allenamento della lingua stessa.
Ma nel bel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva ... in costruzione.
Disagio nel vero senso della parola.
Ma se fosse stato solo per quello!
La pericolosità della cosa stava dal fatto che:
- abbiamo avuto per tre giorni, dalla mattina a metà pomeriggio, le scale disseminate di cocci vari, chiodi, assi di legno e marmo. L'ascensore non andava ed io ero al quinto piano. Immaginate se cadevo per le scale e mi conficcavo un chiodo in testa, perdendo ogni disinibizione sessuale come la protagonista del film Accidental love, solo che poi avrei preteso il mio personale Jake Gyllenhal, purché figo come ai tempi di Prince of Persia.
Oltre ai suoi capelli nella pellicola, di cagata c'è proprio il film stesso a mio dire.
SCUSATE DA COSì
A COSì
Quale preferireste?
- potevo prendere la rincorsa dalla mia stanza, sempre dritta fino alla stella del mattino ... inteso come Paradiso. Le stanze di fronte alla mia si sgretolarono sotto ai colpi degli omaccioni attempati e in quello stato lasciarono il tutto per un paio di giorni: il vuoto, dirupo. Con buchi immensi, o meglio con la visuale sulla città senza finestra, muro protettivo o balaustra di qualche genere.
Del tipo: "se sei un aspirante suicida che vive in quel piano, ti aiutiamo noi! Buttati, ora puoi! Hai la scusa per farlo".
Io ci scherzo ma davvero eravamo in una condizione assurda.
Poi c'erano i mitici proprietari.
Due ...
Come se uno non bastasse.
Personaggioni proprio, della stregua di Pinco e Panco: quello intelligente e furbo, aveva sempre appresso un cagnetto rompiscatole e l'altro suonava la fisarmonica.
Non sapeva fare altro.
Dalla mattina alla sera.
Il compare lavorava di certo più di lui, ma il grosso del lavoro veniva lasciato al manager.
Ecco. Qui volevo arrivare.
- la mia stanza, anche se freddina come il resto del piano
- il poter farmi degli amici coreani, giapponesi, cinesi, cosa che nel successivo goshiwon non sono riuscita per una questione di spazi
- la cucina ampia, anche se sempre sporchissima
- la zona, non nel fulcro del casino di Hongdae, ma a due passi da esso.
- e il manager, con cui ho stretto amicizia (del tipo che: ci sentiamo ancora, è venuto a ridarmi il benvenuto in Corea direttamente sul posto di lavoro, quando c'è stato il mercato internazionale a Sicheong, facendo due giri per vedere se mi liberavo e finendo per andarsene sconsolato, non prima di avermi lasciato una bevanda energetica).
Amorevole lui~
Non pensateci nemmeno!E' fidanzato logicamente.
Appena giunta mi venne incontro un ragazzetto bassino alla G Dragon ... e ora che ci penso il suo stile in generale spesso lo si potrebbe confrontare al cantante stesso, anche la fisicità e il sorriso direi.
Ecco chi mi ricordava!!!!
Felpa con cappuccio, occhiali di una grandezza decente. Era giovanissimo e cordiale, ma sembrava un pò timido.
La seconda volta non lo riconobbi. Lo vidi in ascensore con delle persone e senza occhiali, vestito bene, capello seghettato (classico capello "riccio" coreano a mò di frizé), aria totalmente differente, più sicura e ... boh. Continuava a sorridermi dolcemente.
Ammetto che nonostante la giovane età (non avevate dieci anni di differenza, ma solo un anno in meno del tuo ex Giorgia!), più di qualche volta le sue attenzioni non mi lasciavano indifferente.
Ma non vi racconterò tutto ciò che è accaduto~ (o non accaduto XD).
Alla fine quello stesso giorno finì per bussarmi in camera e chiedere se poteva mostrare la mia stanza a delle persone. Io da prima non compresi il senso e poi feci 2+2 = forse è un altro manager!
No.
Non avevo capito una mazza.
Ho acconsentito comunque, dimenticandomi tra l'altro il reggiseno bello penzolante giù dal letto, che sicuramente la coppia entrata avrà notato.
Come un fulmine a ciel sereno, compresi di aver qualche problema al cervello il giorno dopo o quello ancora dopo: quel ragazzo e il manager che mi venne incontro al mio arrivo, erano la stessa persona!
Quel giorno avevo notato che il suo saluto non era caloroso come al solito.
Al suo ritorno mi guardò meglio, io con lo sguardo da cucciolo a cui non erano state date le dovute attenzioni.
"Ma sei tu? Con gli occhiali sembri diversa!"
Ecco, quindi o siamo due cretini e ci siamo proprio trovati. Tra cretini ci si capisce e apprezza, oppure seriamente la gente può cambiare fisionomia con poco.
A voi la scelta!
Hai ancora un bel pò di tempo Giorgia per ripigliare l'amico. (con fidanzata a presso temo)
Credo che il nostro avvicinarsi e la simpatia reciproca fosse in quanto entrambi "artisti" e anche perché io ho osato comunicare oltre quella proforma cliente e manager, cercando appunto di fare la sua conoscenza il tutto nella sua lingua madre. Un ragazzo in gamba che scrive testi musicali e io che mi cimento con i romanzi, non potevamo che fare amicizia!
Le cene italiane mi hanno confermato che lo adoro! Perché apprezza tutto ciò che preparo, pure il formaggio!!!! Non tutti i coreani riescono a farsi piacere un formaggio come la fontina!
Dopo aver conosciuto me ha cominciato a pensare pure di imparare l'italiano o quello o il francese. Tra l'altro ha studiato l'inglese da autodidatta come io con il coreano e sapeva parlarlo molto bene, quindi anche su quel fronte ci capivamo.
Alla fine si mise in mezzo la sua ragazza. Ogni volta che eravamo in cucina a conversare, arrivava lei e lui si irrigidiva. Tanto che pensavo di far qualcosa di sbagliato e invece no!
Dopo una serie di strane vicissitudini, ho imparato a conoscere pure lei. E sono diventata pur senza volerlo la sua eonni.
Il secondo esperimento da goshiwon invece fu a Sinchon, poco tempo fa. Tornata per iniziare questa lunga avventura, mi sono stabilita per un mese in un altro buco, che sinceramente era ancora più buco. Senza finestra pure, per risparmiare.
Ecco, no. Non fatelo! Verso l''estate senza finestra proprio NO!
D'inverno ve lo concedo.
Eppure in quanto a prezzo e qualità era superiore.
Poi mi sono trasferita in un casina con la mia famiglia, prima di fare la muffa la dentro, ma questo ormai lo sapete e non serve che continui.
Nonostante la strettezza e la calura, era un goshiwon come si vive con tutti i confort, compreso: lavatrice, ramyeon, riso, kimchi, acqua gratuiti! (di quest'ultimo goshiwon potrete vedere il video preso su facebook)
La cosa triste è che eravamo un piano di sole ragazze e a causa di spazio, appunto mi è mancato il contatto con la gente.
Alla prossima!
Disavventure (1): Camping coreano
Disavventura (2): appuntamento al buio
Disavventure in Corea (3): ospiti ad un matrimonio coreano
Disavventure (4): vivere in un goshiwon
Disavventure in Corea (5): partecipare ad un antico rito coreano -sciamano-
Disavventure in Corea (6): senso dell'orientamento dei coreani
Disavventure in Corea (7): abbordaggi improbabili nei bus
Disavventure (o avventura) in Corea (8): lavorare e avere grandi soddisfazioni
In Italia neanche l'ombra vero dei micro-appartamenti? Ci vorrebbero nelle città universitarie, soprattutto a Bologna e Venezia
RispondiEliminaIn Italia neanche l'ombra vero dei micro-appartamenti? Ci vorrebbero nelle città universitarie, soprattutto a Bologna e Venezia
RispondiEliminaSinceramente parlando XD ... non credo siano visti a norma qui in Italia!
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