Disavventure in Corea (1°): Camping all'Hangang
Doveva venirmi in mente prima questo titolo:
disavventure in Corea.
Il blog è ormai ricco di esperienza personale e spesso si tratta proprio di disavventure singolari e divertenti. Eppure solo ora mi si è accesa la lampadina: raggruppiamole con un titolo!
Da oggi quindi così succederà, quando vorrò raccontare qualche aneddoto!
In questo caso si parla della giornata passata in un camping all'Han River, qualche giorno dopo il mio ritorno a Seoul.
L'entrata è di circa 4000 won (io ricordo sugli 8000, mia sorelle sostiene 4) a persona, ci viene allacciato un braccialetto dall'ajeossi e ci accingiamo ad entrare. Prendiamo un carrellino e andiamo a scegliere la nostra bella griglia per la carne. Dai 5000 ai 10.000 won e passa per affittare un barbecue (dipende dalla grandezza). Entrando nel vivo del "divertimento", notiamo panchine sotto al sole (all'ombra alcune) e altre protette da bei tendoni colorati. Purtroppo si può sostare gratis nei tavoli senza ombrellone, ma quelli con copertura artificiale si pagano caro! Idem per le canadesi da riposo (trovate le immagini sotto).
Quel giorno sperimentare il picnic con barbecue all'Hangang è stato un pò un dispendio di soldini,
quindi ci siamo limitate a trovare un posto all'ombra, aperto, senza andare a spendere ancora. Ne è comunque valso la pena! E' stato interessante e divertente, oltre al fatto che abbiamo mangiato un sacco.
Sì dovete tenere conto anche degli attrezzi per fare fuoco, una nuova griglia, quella in dotazione non va bene, troppo sporca e il cibo comprato al market: carne, patatine, verdure ecc ecc ... (la carne in corea costa un bel pò, lo sapete vero?)
quindi ci siamo limitate a trovare un posto all'ombra, aperto, senza andare a spendere ancora. Ne è comunque valso la pena! E' stato interessante e divertente, oltre al fatto che abbiamo mangiato un sacco.
Sì dovete tenere conto anche degli attrezzi per fare fuoco, una nuova griglia, quella in dotazione non va bene, troppo sporca e il cibo comprato al market: carne, patatine, verdure ecc ecc ... (la carne in corea costa un bel pò, lo sapete vero?)
La cosa divertente e follemente bizzarra è avvenuta la sera, quando mia sorella fu rapita e tenuta in ostaggio da un gruppo di 회사원 hwisawon, uomini e donne di una compagnia aziendale.
Qui si fa così: le grandi aziende organizzano ritrovi mensili o ogni tot per creare un legame tra colleghi e superiori. Si va a fare rafting, al mare, in montagna, al camping come nel caso dei nostri vicini di tavolo. Nel peggio di casi cene e noraebang con taaaanto alcool.
Qui si fa così: le grandi aziende organizzano ritrovi mensili o ogni tot per creare un legame tra colleghi e superiori. Si va a fare rafting, al mare, in montagna, al camping come nel caso dei nostri vicini di tavolo. Nel peggio di casi cene e noraebang con taaaanto alcool.
No scusate, che dico!
L'alcool se lo portano via sempre e comunque!
L'alcool se lo portano via sempre e comunque!
Insomma mia sorella venne rapita con la scusa di farsi fare una foto e poi vennero a cercare pure me e cognato. Siamo stati ospiti di un sajangnim, daepenim e vari batte la pesca ...
Ci si siede, si chiacchiera, si mangia insieme e poi si porta al proprio tavolo un regalino da parte di chi invita. Si di solito da noi sono gli ospiti a dover portare qualcosa e invece questa volta sono coloro che invitano a disturbare gli altri, per cui è giusto anche che, in cambio della compagnia richiesta diano un'offerta. Questo è lo stile coreano.
Tanto che mio cognato cercò di spingermi fino in ultimo ad andare con sua moglie perché: "ti siedi, chiacchieri un pó e torni con carne o alcolici, vai anche tu!"
E così successe!
MA dopo aver lasciato quel gruppo di persone, scappati con una birra in regalo, non contenti ce li siamo ritrovati al nostro di tavolo, a distanza di 1 ora e quasi completamente ubriachi. Sempre per il disturbo recato, portarono con sé due calici colmi di vino e una bottiglia appresso. In tutto erano tre: una ragazza, che a quanto bere non si risparmiano confronto agli uomini, uno dei capi e un manager. Accettiamo come di dovere e lasciamo che ci riempiano i bicchieri. Dopo averlo fatto si scusano e scappano via.
Altri quindici minuti e vedo l'ajeossi pezzo grosso barcollare verso di noi, straspolpo. Ha di nuovo la bottiglia con sé e nuovamente ci versa del vino nell'ormai vuoto bicchiere, spiegandoci però che stavano per andare e che sarebbe stato il caso di restituire i calici concessi. Si scusò, perché se fosse stato per lui ce li avrebbe lasciati, ma così aveva richiesto il suo superiore. Facendoci comprendere la loro fretta, bevemmo a forza velocemente (declinare l'invito di uno più anziano in Corea è maleducazione -.-). Passati i bicchieri lui ce li riempie ancora e meno male che voleva andarsene in fretta.
"Al nostro sajangnim non piace questo vino, ma se voi gradite finitelo. One shot peró perchè dobbiamo andare via e ci dobbiamo portare dietro i calici perché costano." Ci dice ribadendo il concetto.
E' quel che abbiamo fatto io e mio cognato e il vino mi è salito qualche istante dopo. Avrei dovuto fare come mia sorella, che ha sorseggiato e, in un momento di distrazione dell'ubriaco, buttato il vino a terra. Invece no! Mi sono ritrovata dopo 10 minuti a piangere e ridere per delle cazzate. Mi consola il fatto che mio cognato fosse messo peggio di me, con tutta la birra e il soju che aveva bevuto più della sottoscritta sicuramente.
Sappiate che ero lucidissima peró. Solo non controllavo le mie emozioni parlando di argomenti vari. -.- Esperienza assurda.
Follia pura.
A voi la parola.
Altre disavventure in Corea qui:
Disavventura (2): appuntamento al buio
Disavventure in Corea (3): ospiti ad un matrimonio coreano
Disavventure (4): vivere in un goshiwon
Disavventure in Corea (5): partecipare ad un antico rito coreano -sciamano-
Disavventure in Corea (6): senso dell'orientamento dei coreani
Disavventure in Corea (7): abbordaggi improbabili nei bus
Disavventure (o avventura) in Corea (8): lavorare e avere grandi soddisfazioni
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