Disavventure (o avventura) in Corea (8): il mio lavoro

Ammetto le mie colpe: 

non ho più studiato da quando ho messo piede qua, 
ma tra lavoro e le girate con amici...  il tempo parte.
Non ho nemmeno più scritto il romanzo che volevo iniziare. 
Sono una testa di pigna.




Ma la lingua volente o nolente l'alleno ogni giorno. Ed è grazie a questa se ora posso lavorare "nel mio campo", metto tra virgolette perché si tratta sempre di un lavoro che in teoria purtroppo non da il visto, quindi finito il working holiday chi lo sa? 
Ma ho sempre a che fare con i bimbi e sono sempre considerata come tale: una maestra. 
Poter arrangiarmi e insegnare loro in lingua dovrebbe essere già una soddisfazione, ma ne giungono tante tantissime altre quando:


  • Non ti limiti a dare nozioni e basta, ma ci giochi con loro, li prendi in giro, li ascolti e alla fine li conquisti;
  • quando le insegnanti partecipano e sono soddisfatte, ti trattano come una di loro a tutti gli effetti o ti elevano su un piedistallo;
  • quando imparano le cose che proponi e la volta dopo sono lì attenti e belli ricettivi, pronti a mostrarti la loro sapienza;
  • quando i bimbi all'ultimo incontro si rattristano; 
  • quando le bimbe ti osservano, vogliono le tue attenzioni e ti dicono "선생님 예뻐요" *seonsaengnim yebbeoyo; (maestra sei carina)
  • quando i maschi se la ridono delle tue battute facendo ancora più bordello;
  • quando le mamme si dimostrano entusiaste della lezione svolta;
  • quando sono i tuoi superiori a inchinarsi appena ti vedono, complimentandosi con te dell'operato. 
 Il tanto nervoso che avevo mercoledì, è sfociato appena ho messo piede nella sala dove ho iniziato a spiegare ai ragazzi. 

Non sapevo l'età del gruppo di ragazzini a cui avrei dovuto insegnare, non avevo ancora visto il materiale a mia disposizione (organizzazione coreana), abituata a quello per la materna dell'asilo e avevo addosso un vestito da romano che, causa ciccia, non mi si chiudeva. 
Questa volta è stato insomma un pó un salto nel buio. Alla fine mi hanno mostrato il power point con il quale avrei lavorato e spiegato come erano suddivise le lezioni. L'età dei bimbi era da elementare sta volta e le gambe, al sol sentirlo, hanno preso a tremare.

Okay un conto é insegnare ai piccini un conto ai più grandini. Inoltre ci sarebbero state le loro mamme!
Ossignore!!!
Donne! 
Per di più coreane!!! 
E madri!!! 













Il sempre più imbarazzo, per quel vestito che non mi si chiudeva, mi distraeva dall'agitarmi per ció
che sarebbe successo poi. Quando vado in panico il mio cervello si chiude e balbetto anche in Italiano, figurarsi in coreano. 
Ma alla fine é andata bene!!! 
E ho potuto vedere anche le mamme entusiaste. Anzi mi sono presa delle iper leccate di culo da parte di una di queste. Io ci ho conversato tranquillamente, utilizzando il loro metodo, buon viso ... a ruffianata. Consigliando ricette italiane e quant'altro.

Alla fine salutai i ragazzi dicendo loro che é stato un piacere averli conosciuti. Loro hanno ringraziato e stop. Tranne una ragazzina, la più grandina e dolce, che si esponeva con una bella pronuncia inglese per chiedere cose semplici (mi ha fatto sorridere il fatto che ad un tratto, non sapendo dire la frase in inglese é passata al coreano, vergognandosi un pó. Finché erano paroline si esprimeva, così per farmi capire che era brava con la lingua estera ma poi è "cascato l'asino", come si suol dire. Peró era tanto dolcina), viene da me e mi abbraccia e mi dice "anche per me 샘 saem (contrazione di 선생님 seonsaengnim, tipo il nostro Proff) é stato un piacere. Mi sono divertita".








Sì sono soddisfazioni grandi che ripagano del nervosismo accumulato. E anche quando la referente mi ha comunicato che davvero sono andata molto bene mi sono rassicurata.
Ma la vera contentezza arrivò il pomeriggio successivo. La referente mi manda un messaggio dicendo che la lezione è stata davvero bellissima, che hanno chiamato le mamme per complimentarsi ancora e che faranno pubblicità, tra l'altro tra loro c'era una maestra di scuola elementare e anche lei ha trovato interessante la cosa. Poi l'ultima frase mi ha fatto gongolare lo ammetto "ed é tutto grazie a lei saem!

Sono in estasi per questa cosa. 
Forse esagero ma é così~ queste cose ripagano le ore di bus che faccio e mi fanno amare questo lavoro.


Ps: classe di 30 bambini delle elementari e tra le insegnanti due maestri stragnoccamente affascinanti, inutile dire che io ho sudato non poco dall'agitazione T.T 



Commenti

  1. Giorgia!!
    BENTORNATA!
    Sono felicissima di tornare a leggerti, sopattutto con questa grinta!!!
    Un abbraccio forte!
    Lella

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  2. Cancer can be each size and must spread to at least one lymph hubs, which are more significant than 3 cm and may have spread to bones or different organs in the body.Flonida 5 % Cream is very helpful pills used for skin disease..

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