I miei posti da sogno: Namsangol Hanok village
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| L'entrata, non molto grande rispetto al ChangDeokgung non è vero? Aspettate e vedrete! |
Sarà piccolino confronto agli altri due che vidi, ma le sensazioni sono state le stesse: bellezza e antichità. Anche qui la regola è sognare e tornare con la mente al tempo in cui le kisaeng 기생, "geishe coreane", intrattenevano i loro Naeuri (signori) con canti, danze e suonando il loro tipico strumento musicale. Al tempo in cui si chiamava la locandiera jumo. Meglio ancora possiamo immaginare grazie ai drama storici.
Andando avanti fu immediatamente catturata dal grande edificio, non era un palazzo, tradizionale, che affiancava un laghetto di carpe (forse Koi, quelle simil giapponesi XD ?), e un boschetto oltre quelle acque, dove si poteva seguire un sentiero, sedersi di fronte a tanta maestosità di stagno ed edificio compreso.
Infatti, una volta oltrepassate quelle porte, iniziava l'intricato groviglio di case, di aperture, sentieri e via dicendo, verso il mondo antico Sud Coreano. E poi di nuovo grandi spazi privi di ogni frivolezza, dove avevano posto una semplice attrazione d'epoca, ovvero dei vasi dove far entrare delle frecce con un lancio. Lì i turisti poterono tentare la sorte. XD Mal riuscendoci.
Ed infine si va verso l'alto, una piccola salita, si esce da una delle tante porte meravigliosamente colorate e ... tadaaan! Un altro sentiero in mezzo al verde, per poi trovarsi a costeggiare l'hanok village in un boschetto ben curato e dal sentiero ben tracciato. Se non fosse stato per quello, mi sarei tanto sentita come una delle due sorelline Satsuki e Mei del film d'animazione Il mio vicino di casa Totoro, di Hayao Miyazaki, persa nella natura! Persa nell'Asia selvaggia e affascinante. (ora ho voglia di rivedere Totoro)
Seguendo però la "civiltà" incontrammo lungo la strada un altro fiumiciattolo e poi un altro stagno aperto, simil laghetto, con un antico monumento in cima ad una piccola rupe. Per poi finire in bellezza e tornare ali spazi aperti dove i bambini giocavano, facendoci però un giretto per quel pezzo di boschetto verde ricco di arbusti, che conduceva al grande stagno di fronte all'edificio dell'entrata.
La sensazione, appena oltrepassata quella porta fu realmente di pace, non esagero! Davvero la sentii; tanto da aver provato l'irrefrenabile desiderio di: trasferirmi lì e iniziare una nuova vita di beata meditazione, con il necessario per sopravvivere e niente altro. XD Scherzi a parte è davvero questo ciò che è portato a sentire i visitatori più sensibili.
















Che bello quasi quasi perdersi in tutti quei sentieri, quelle stradine... si deve sentire davvero un senso di pace unico! Vorrei essere lì uffiii... xD Comunque le foto sono veramente belle ed è meraviglioso questo convoglio di moderno e antico... un mix bello, unico che ti fa scoprire la vecchia e la nuova Corea... Che cosa fantastica!!!!<3<3 Grazie mille, ma non ti ringrazierò mai abbastanza! :) :) A presto, Nicoletta! ^^
RispondiEliminaLa penso esattamente come te e nonostante questo hanok sia più piccolo rispetto al Chandeok e al Gyongbuk, lo trovai comunque maestoso per l'affinità con la natura!!! Molto romantico!
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