Esperienza Working Holiday a Seoul, anche questa avventura finisce (sfogo di Gio)
Cinque viaggi alle spalle dal 2012 ...
Sono ormai quasi quattro anni, eh Giorgia?
Il sesto ti ha portato l'esperienza più grande della tua vita, il trasferimento a Seoul, un anno lavorativo nella bella capitale, ma ... come tutte le "favole", con i suoi alti e bassi, anche questa avventura/disavventura deve avere una fine.
"오래만이에요~" (Oraemanieyo = da quanto tempo) esclamo e facciamo due chiacchiere in croce.
"Per forza! Con tutti gli asili in cui sei stata! Sfido che non ti ricordi!"
Ma ho fatto non solo amicizie coreane, anche straniere, soprattutto quelle da tutta Italia, che sono state protagoniste di questo mio percorso. Io che nel mio paese ho viaggiato poco, vi ho incontrati tutti qui, lettori, amici di facebook o semplici passanti.
"이탈리아 가지마세요 쌤!" (*italia kajimaseyo sem! = non torni in italia prof).
Perché mi manca comunque casa e ho tanto da fare e preparare proprio per tornare da queste parti. O almeno ci proverò, visto che ho confermato ciò che già avevo percepito nei passati viaggi e ricerche del visto, grazie ad osservazione e prove e, perché no, anche l'ascolto di esperienza altrui; non facciamola troppo lunga, avere un visto lavorativo è molto ma molto difficile.
Povera me!
Sento di aver portato a termine la missione e di avere in mano ottime esperienze da aggiungere al curriculum, oltre alle referenze YEP!
Ora mi stanno tutti aspettando a casa e gli eventi della mia vita mi avvisano che il ritorno è la cosa più giusta. Devo raggiungere i miei al più presto, abbiamo problemi famigliari che vanno risolti insieme.
Nonostante tutto, sento che non è affatto finita: tornerò sicuramente per una vacanza e credo anche per studiarci, se mi impegnerò a dovere certo. Solo successivamente si parlerà di ritraslocare verso oriente.
Quindi fighting a me stessa!
Giorgia anche se lascerai il tuo cuore per il momento, non vuol dire che non ti potrai mai
ricongiungere con esso. (non si parla di un uomo eh! -_-)
Anche se ancora non so quando potrò farvi ritorno, intanto facciamo un passo alla volta.
Spero che nuove emozioni mi attendano e non solo tristezza e noia, problemi di lavoro e burocrazia. Spero che sia un'altra avventura pre-ritorno a Seoul.
E spero anche di continuare ad avvicinarmi a questo popolo anche se per il momento da lontano.
- Esperienza vissuta: lavorare per un intero anno a Seoul, in Corea del sud.
- Con il visto: Working Holiday visa, che ti permette di viaggiare un anno o di studiare il coreano per un anno o ancora lavorare per un anno in Corea del sud. Il visto può essere richiesto entro i 30 anni se non ancora compiuti, se già compiuti potrebbero fare storie.
- Ho usufruito di questa possibilità per: lavorare, purtroppo per la mia lentezza e gli impegni lavorativi non ho potuto usufruire di questo anno in Corea del sud per fare anche un corso di lingua.
- Lavori svolti: direi diversi. Il primo mese ho iniziato come babysitter per una coppia corana-americana, per due settimane, ma poi ne sono giunti altri. A volte occasionali, come ad esempio voice recorder o addetta alla vendita in una fiera. Ma poi ho trovato quelli che sono diventati i miei lavori fissi: insegnare la cultura italiana e un pò di italiano negli asili di Seoul e fuori dalla capitale, in un museo e nel weekend babysitter per una coppia italo-tedesca. Per arrotondare facevo lezioncine private di italiano ai coreani.
- Lingua utilizzata per i lavori svolti: per lo più il coreano, ma ho utilizzato anche la mia lingua madre, mentre raramente ci sono stati lavori dove ho dovuto utilizzare l'inglese (come quando lavoravo per la coppia coreana-americana).
- Durata esperienza: come da regola secondo questo tipo di visa, un solo anno. Da Aprile 2015 ad Aprile 2016.
- Età in cui è stata fatta tale esperienza: appena conclusa e a luglio farò trent'anni, quindi ho preso il visto a ventinove non ancora compiuti.
- Perché ho deciso di fare questa esperienza: perché volevo mettermi alla prova in ambito lavorativo in Corea del sud e questo è il modo più semplice per farlo (ottenere un visto in Corea del sud è difficile anche per un laureato con master). Perché era il mio sogno poter stare più di tre mesi a Seoul e provare a vivere veramente il tutto; perché volevo aumentare le mie conoscenze in lingua e allenarmi dunque con il parlato; perché così sono stata un intero anno con mia sorella; perché arrivata ormai a tre anni da quando ho cominciato ad approcciarmi con a questa cultura un pò per destino un pò per volere, dovevo concedermi la possibilità di tentare. Dunque ecco fatto quest'anno a Seoul. E perché di anni ne avevo già 28 l'anno scorso, quando decisi di prendere questo visto, non avevo più tanto tempo per poterlo richiedere.
- A cosa è servita questa esperienza: a capire davvero se ho voglia ancora di arricchire di esperienze qui a Seoul il mio curriculum e sì! Ad allenarmi con la lingua coreana e ad utilizzarla in ambito lavorativo. Alla partenza mi ero detta che mi sarei accontentata di fare la cameriera o meglio ancora la barista in caffetteria, e invece sorprendentemente ho arricchito il mio curriculum di lavori per di più inerenti al mio campo. Ho dunque aumentato il bagaglio di esperienza. E provato cosa vuol dire lavorare sotto ai coreani, hahahah ...
- La rifarei? Certamente sì!
- La consiglieresti? Lo consiglio a chi sa il coreano, o se la cava abbastanza bene per lo meno, meglio ancora se si parla sia la lingua coreana che quella inglese.
Lo sconsiglio a chi parte con il solo inglese. A costoro consiglio di fare invece un corso di lingua prima della richiesta del visto o prepararsi da autodidatta in coreano prima di venire a cercare lavoro qui. Almeno che non si prenda il visto per una vacanza molto lunga o ancora per gli studi veri e propri, certo.
Ma c'è una categoria alla quale sinceramente consiglierei comunque di richiederlo, che abbiano dalla loro un buon parlato in coreano o solo in inglese: coloro che ormai sono sulla soglia dei 30, ovvero 29evenni e 28enni. A loro sinceramente dico di buttarsi, anche senza la lingua, essendo però ben consapevoli che di lavoro potreste non trovarne affatto. Mal che vada si torna a casa. Purtroppo questa fascia di età non ha il tempo dalla sua parte (come non lo avevo io), chi compie 28 anni magari per un anno si può anche preparare, ma arrivati ai 29 o prendi il visto o lo perdi. L'unico rischio, bello alto per giunta, è di spendere soldi per nulla, ma almeno si potrà dire di averci provato! (se per voi ne vale la pena. Per me ne varrebbe)
Un saluto a tutti!
Grazie per averci reso partecipi della tua bellissima avventura con i post, i video e i blog :) Un in bocca al lupo e, sono sicuro, appena ci sara' occasione il tuo destino ti fara' ripassare di nuovo a Seoul e chissà cosa ti portera' il futuro :) Grazie ancora di tutto e un abbraccio virtuale ! E in bocca al lupo x le questione famigliari!!
RispondiElimina^ ^ io ringrazio voi per aver continuato a leggere i miei post e visionato i miei video!
Elimina^ ^ io ringrazio voi per aver continuato a leggere i miei post e visionato i miei video!
Eliminaciao! volevo chiederti cosa significasse la parola ''쩔어'' perché l'ho sentita spesso nelle canzoni ma trovo sempre una traduzione diversa, grazie se risponderai ^^
RispondiElimina쩔다 è tipo uno slang se non erro. Lo si usa quando qualcosa é stupenda o terricante, inteso come nel suo massimo della figaggine, ma non ho capito se equivale anche al contrario.
EliminaGiorgia contattamiiii non so piu' dove scriverti ho perso il num!! Baciooo
RispondiEliminaPresumo che da Un punto Siamo ancora Ignorò nel 2024 d.C nel Rispetto dei Defunti
RispondiEliminaComunque fatto piccola ricerca ci
Ci siano molte similitudini in ogni rito
Le città antiche Romane dentro casa Avevano i LARI Cque sarebbe importante impostare l'Argomento in maniera che ovunque sia il Credo del Defunto non si offenda nessuno...Solo che per Apprendere come e cosa fare non è facile ancora nel 2024d.C Uomo non tanto sapiens la Vita Terrena a Un Suo Tempo quella DIVINA ha L'ETER