Matrimonio coreano, dietro la cerimonia c'è di più.

L'amore è una cosa meravigliosa, che si può estendere anche a chilometri e chilometri di distanza, .
sempre di amore si tratta e arriva quando deve arrivare
oltrepassando montagne apparentemente insormontabili. Egli non vede il colore della pelle, non gli importa della "razza", religione o cultura. Può essere improvviso o coltivato nel tempo, un amore che inizia dall'adolescenza o in età già navigata; nato in uno stesso paese o all'estero, tra due connazionali o due persone di differente provenienza. Che ci si innamori dietro casa, in città limitrofe, in un'altra regione o fuori dallo stivale italico, che sia nello stesso continente o addirittura ancora più distante ...
Non si cerca, non si pretende, piuttosto si attende e accoglie ciò che il destino ha in servo per noi.

A volte ti regala momenti bellissimi, ma limitati nel tempo: vi sono amori destinati a soccombere presto, tardi o ancora quelli che durano per sempre. Logicamente nessuno di noi ha la certezza dei propri sentimenti, se questi cambieranno o meno nel tempo. Ci si affida all'altro e ciò che succederà, succederà
Se la distanza ci mette lo zampino, sappiamo tutti che le cose si complicano. In questa ricetta aggiungiamo anche un'altra lingua, un'altra cultura e le difficoltà lieviteranno. Ma non per questo vuol dire che una tale relazione non può avere un lieto fine. E non si tratta nemmeno di una fine, perché le storie o continuano o finiscono. Non si può avere l'happy end, cosa vuol dire lieto fine? Solo nei libri, film, drama possiamo nominare questo concetto, nella vita reale non esiste.

Proprio per questo è doveroso non ossessionarsi dal voler a tutti i costi un amore con i fiocchi, perfetto secondo il nostro canone di apprezzamento puntiglioso, come mostrano molti drama coreani ad esempio. Non pretendere di far parte di un'avventura amorosa, con protagonista voi e un tizio simil Lee Min Ho ... è cosa più che normale.
Lasciamo queste cose ai nostri sogni, poi ... hey! Se mai vi capiterà un pretendente dal volto di So Ji Sub, tanto di cappello! Buon per voi!


Quando si tratta di amori misti e matrimonio si vuole raccontare e leggere la parte più affascinante di questo argomento: la cerimonia legata alla tradizione del partner straniero, un momento felice per i due sposi. Ciò di cui non si parla invece è di quello che c'è dietro la finalmente tanto attesa festa.
Burocrazia; 
nervi a fior di pelle;
lunghe attese... 

Nel mio blog parliamo di Corea, quindi è giusto puntare i riflettori su quello che devono passare coloro che sono fidanzati da anni con un/a coreano/a, quando finalmente giunge la voglia di accasarsi definitivamente. Comprendo fin troppo bene la difficoltà di un rapporto a distanza, visto che ci sono passata. 
Secondo esperienza indiretta, per sposare il proprio amore estero, MUNIRSI DI PAZIENZA diviene necessario. Infatti bisognerà girare un pochino, spendere soldini oltre a cercare di non farsi venire un esaurimento nervoso o ulcere varie, in specie se si tratta di burocrazia italiana e coreana.
Loro due vanno più a braccetto di Gianni e Pinotto.
Perciò vi avviso che non si tratta di un post sul matrimonio tradizionale o moderno coreano, ma se siete curiosi delle procedure per chi si sposa all'estero, continuate a leggere.

Mia sorella al Wedding Café
Estate 2013
Per leggere l'articolo su questa caffetteria dove si
indossa abiti nuziali e si
finge di essere sposti in cerimonia
qui: Wedding Café

Se creo questo post è solo grazie all'esperienza di mia sorella, il cui matrimonio non ha avuto ancora cerimonia. E' solo stato consolidato dai comuni di entrambi i paesi, logicamente lei e mio cognato sono sposati sia per l'Italia sia per la Corea del sud. 
Il matrimonio è stato richiesto e fatto prima a Seoul e poi anche qui in Italia.



Normalmente la procedura inizia con uno dei futuri sposi che, dopo aver ottenuto lo stato civile dal italiana a Seoul). Lì compilerà, firmerà con il timbro scartoffie varie, per poi tornare di nuovo nel proprio paese e registrare il matrimonio anche là.
suo comune, si sposta nel paese dell'altro per consegnare tali documenti all'ambasciata li residente (quindi noi italiani all'ambasciata
Dunque, partiamo e andiamo in Corea, firmiamo documenti vari, poi ritorniamo in Italia e registriamo il tutto. Infine ... dopo aver ottenuto il visto, si riparte definitivamente per la Corea. Mmm .... ma se per caso non avete soldi da spendere?
Si tratta di andata e ritorno e poi nuovamente andata, quindi ben due biglietti aerei ...
Aggirare l'ostacolo è possibile, ma di certo io non vi dirò come. Non è cattiveria, è che in termini di legge si è coperti, ma l'ambasciata potrebbe avere qualcosa da ridire. (è successo) Inoltre in internet si trovano consigli su consigli per fare il matrimonio direttamente stando ognuno nel proprio paese. Insomma, di questi tempi, se si può risparmiare su un viaggio lo si fa. 

La parte coreana degli sposi (marito o moglie che sia) solitamente si preoccupa di procurare al futuro partner il timbro del nome, in quanto in Corea è più adeguato usufruire di tale strumento al posto della firma, vedete anche il post che parla appunto di questo: Qualcosa di fondamentale in Sud Corea? Il timbro del nome!
I documenti da portare all'estero devono esser fatti tradurre, richiedendo all'ambasciata la lista dei traduttori ufficiali, per poi essere apostillati, prima di portarli in comune.
Al massimo una settimana e il matrimonio per quella parte del mondo è compiuto.
Non lo si può definire un parto, giusto?
Aspettate ...
NB: Vi è anche una tempistica riguardante i certificati = il partner straniero sposato in Corea avrà un mese di tempo per richiedere il visto all'ambasciata coreana in Italia.
Quindi?

Altro giro signori e signore! E ci si deve anche sbrigare!
Salite sull'aereo e volate verso la seconda fase!

Logicamente avremo bisogno ancora di una traduzione dei documenti, dal coreano all'italiano questa volta, e si può decidere di farlo direttamente in Italia o meglio ancora (costa meno) in Corea (qui costa dai 50 € in su, anche 100 e passa, poi dipende, in più se siete in provincia dovete anche aggiungere i mezzi di trasporto per andare nelle grandi città dove normalmente si trovano i traduttori ufficiali o spedire i documenti stessi. Invece in Corea con 50.000 won -35  euro circa- ci si toglie la spina nel fianco). Anche in questo caso viene il tutto apostillato.
Carta identità, passaporti, documenti del matrimonio in Corea tradotti appunto in italiano ed un documento che ha rilasciato l'ambasciata Italiana a Seoul ... i nostri sposini hanno tutto?
BENE! Ora possono andare nel comune di residenza e consegnare per la trascrizione del matrimonio in Italia ed essere sposati anche nel bel paese.
Entro 30 giorni si ha il certificato di trascrizione.


Abbiamo perso un passaggio?????
30 giorni .... 
Signori 30 giorni!!!

Ricordate il mio NB di poco fa?
La Corea del sud concede 30 giorni di tempo per richiedere il visto, mentre l'Italia ci impiega proprio 30 giorni per consegnarlo!! Mettiamo però anche il tempo per il viaggio, la traduzione ...




Ci rendiamo conto?
Mia sorella in realtà, facendo "pressioni" (no. semplicemente facendo notare la cosa assurda), è riuscita ad ottenere tutti i documenti entro 10 giorni, purtroppo però tra una cosa e l'altra il tempo comunque finì, perciò dovette rifare tutto da capo. (quindi richiedi nuovamente le carte dalla Corea, perché tanto il matrimonio è già registrato, ma questo vuol dire riapostillare e naturalmente ritradurre i documenti)
Solo quando avrete la trascrizione del certificato matrimoniale in Corea, lo sposo che trasloca sarà pronto per richiedere il visto.
E qui viene il bello ... Come? Fino ad ora secondo voi non si sono divertiti?
Bisogna contattare l'ambasciata coreana in Italia (Consolato di Milano se siete al nord, ambasciata di Roma se siete al centro o sud) e chiedere così la lista di documenti di cui avete bisogno per ottenere il visto matrimoniale:

  • fototessera di chi richiede il visto
  • passaporto più una fotocopia di questo
  • fotocopia passaporto del marito/moglie e carta di identità
  • certificato di trascrizione matrimoniale in italia (validità 3 mesi)
  • certificato di matrimonio in Corea del sud (validità 1 mese)
  • intestazione della casa del partner coreano (nel caso di mia sorella suo marito) o contratto di affitto 
  • contratto di lavoro del partner coreano (nel caso di mia sorella, suo marito) 
  • deposito bancario del partner coreano (nel caso di mia sorella, suo marito) 
  • Application for visa
  • Invitation letter: sono quattro fogli con domande a cui la parte coreana, nel caso di mia sorella suo marito, dovrà rispondere di suo pugno su questioni riguardanti la relazione.
    Ad esempio "quando vi siete conosciuti"-"dove?"-"perchè?"-"Come vi siete conosciuti?"-"quante volte la/il tua/o futura/ro moglie/marito è stata/o in Corea" ecc ecc, per filo e per segno. (perchè? Ne parliamo più tardi)
  • Un certificato scritto di suo pugno che dichiara la sua volontà di far venire in Corea il partner.
  • E serve assolutamente la prenotazione del biglietto aereo. Logicamente bisogno stare attenti a prenotare in un lasso di tempo di un mesetto non meno, perché per richiedere il visto serve un pò di tempo in caso trovino incongruenze o carte mancanti. Peggio se chiedono ulteriori indagini, e qui sotto ora ne riparliamo ...

Okay, arrivati fino basterà portare il tutto in ambasciata a Milano (o Roma), ma l'avventura non finisce lì! Loro accoglieranno la persona, prederanno il malloppo di scartoffie e se avranno bisogno di altri documenti sapranno. Entro 10 giorni circa se non si riceve una chiamata, vuol dire che tutto è andato per il meglio, bisognerà solo attendere il visto.
In caso di chiamata o email, tremate tremate!
Potrebbero richiedere altre formalità quali (non è improbabile che succeda): test della sanità mentale del coreano che "vi sopporterà si spera fino a che morte non vi separi" (marito o moglie che sia), test dell'AIDS per colei o colui che espatria (noi italiani insomma) e pure fedina penale (sempre per chi entra in Corea si intende). 


Qui si conclude bene o male le cose fondamentali ... con il visto l'italiano ormai maritato, partirà e tanti auguri e figli maschi in quel di Corea!



MA ... non pensate di fare le/i furbette/i ...
Ho ancora qualcosa da dire.
Il matrimonio estero non è così semplice, certo nella sua già evidenziata complessità! 
Non pensateci nemmeno di provare ad accalappiare un partner coreano per poter ottenere il visto e fare la "bella vita a Seoul" (sperando poi di avere una bella vita come la si intende di solito).
La Corea è uno di quei paesi particolarmente attento ai casi di matrimoni per interesse (in specie per quanto riguarda la Cina, Filippine, Vietnam e Thailandia). Proprio per controllare le "coppie clandestine" mettono dei paletti belli tosti, assicurandosi che i due sposi congiungano a nozze per amore e non per altri scopi.

Ecco che qui scatta un altro ulteriore controllo dopo la richiesta del visto matrimoniale. 
Il tutto si svolgerà quando ormai la coppia è residente e pacifica in Corea.
I documenti consegnati da ambo e due le parti, le risposte dello sposo coreano inerenti alle domande sulla vostra storia, serviranno proprio per controllare l'autenticità del rapporto amoroso. Se qualcosa non quadra verranno fatte ulteriori indagini come già detto, tra cui potrebbero infilarsi nella vostra vita coniugale, esaminando la quotidianità della coppia, entrando praticamente nella privacy dei novelli sposi. Nel senso che entrano proprio in casa e vi osservano.
Inquietante?

Certo, tutto ciò non assicura l'assenza di coppie sposate per interesse, anzi il mercato delle moglie asiatiche è un dato di fatto in questa nazione e non solo, anche in America ad esempio. Esistono cataloghi di donne dove gli uomini possono scegliere la "concubina" ideale, che verrà recapitata all'indirizzo riportato nel campo compilato. Se non siete soddisfatti è possibile la restituzione. 
A parte questa mia forse troppo acida battuta, è doveroso provare a capire quel che passa nella mente di coloro che scelgono di divenire mogli per corrispondenza. Nonostante ciò, non potendo vestire i loro panni, mi è quasi impossibile accettare questa cosa: povertà o meno, io non accetterei mai di condividere una vita e un letto con un uomo che nemmeno conosco.
Ritornando all'argomento: chissà quanti impiegati chiudono un occhio di fronte a questo tipo di unioni, specie se gli si allunga pacchetti di "caramelle" diversamente gommose. (chi ha orecchie per intendere intenda!) 

E concludo con una chicca di cui non posso però dare la conferma assoluta: dall'anno scorso si vociferava che nel 2015, a tutta questa burocrazia si sarebbe aggiunto anche un test di lingua coreana (appunto per coloro che devono sposare un partener proveniente da questo paese), che la controparte straniera avrebbe dovuto sostenere per il rilascio del visto matrimoniale.
Però attualmente non ho ancora ben chiaro se la proposta sia stata attivata o meno. 

Spero che questo post possa avervi incuriosito almeno un pò, 
anche se inusuale rispetto ad altri argomenti 
riguardanti i matrimoni misti.


Alla prossima!






Commenti

  1. Articolo molto interessante! Sono curiosa di sapere come fa il partner straniero ad avere il timbro con il nome..... Viene tradotto il nome in coreano o lui/lei sceglie il nome?

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    1. ciao sono la sorella di Giorgia! viene tradotto nome e cognome in hangul, ma nel mio caso hanno tradotto male, anziché alfonso....hanno scritto alphongso....la p ci sta anche ma la ng no....XD

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Piacere Laras ^ ^
      Come ha detto mia sorella, viene tradotto il nome originale ma adattandolo al suono coreano.
      Qui comunque trovi il post in cui parlo del timbro: http://amitywonderlanddream.blogspot.it/2013/09/qualcosa-di-fondamentale-in-sud-corea.html

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  2. Io mi sono sposato con una coreana a seoul lo scorso novembre ed e' stata una passeggiata o quasi(almeno per me, in quanto ho presentato solo il passaporto e un'autocertificazione mentre per lei e' stato molto piu' complicato).
    La trascrizione del matrimonio in italia e' automatica.
    Adesso sono in italia, e sono in procinto di richiedere il visto e andare la, lei mi ha gia' detto che le cose son complicate e sta' preparando i documenti da mandare in italia, ma cio che mi hai detto(test della sanità mentale, test aids) mi preoccupa e soprattutto il fatto che possano venire a casa nostra e osservarci(davvero?, ma io li mando a fare in c...). Vorrei chiederti quindi se e' piu facile farla venire in italia(sebbene io voglia andare a seoul)

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    1. Ciao Anonimo. Scusa il ritardo, sono incasinata in questi giorni.
      Intanto complimenti per il tuo matrimonio. Il difficile non è tanto il matrimonio ma la richiesta del visto appunto. Inoltre la trascrizione del matrimonio non è automatica, almeno che tu non ti rivolgi all'ambasciata italiana a Seoul. Se chiedi a loro dovrebbero far tutto, non so come hai fatto tu, mia sorella invece avendolo fatto totalmente sola, in un comune di Seoul, poi ha dovuto fare la trascrizione italiana per la registrazione nel proprio paese, se no poteva decidere di essere sposata solo per la Corea del sud e non per l'italia.
      Comunque venendo al discorso del visto: la sanità mentale dovrebbe essere solo per il partner coreano, ma non so se cambia in caso dei sessi. Come sapevo che da quest'anno è stato introdotto un test di lingua coreana (la base, nulla di così complicato) per la parte straniera, ma da quel che lessi forse questa cosa era stata pensata per le moglie per corrispondenza, quindi da far svolgere solo alle donne straniere che sposano un coreano e vogliono il visto. Spero non sia così! Spero sia per ambo e due i sessi se no è un bel tratto di maschilismo, già perché la Corea non ha un forte tratto maschilista, dobbiamo anche sottolineare la cosa così? Mmm appunto spero di no.
      Riguardo al test dell'aids te lo possono richiedere come no, controlli a campione di solito. Io l'ho dovuto fare per il visto Working Holiday ad esempio. E' un semplice esame del sangue.
      Riguardo all'osservazione in famiglia, appunto lo fanno se sospettano qualcosa e la vostra storia non regge. Quindi se ami la persona che hai sposato non devi assolutamente preoccuparti. Sii te stesso e comportatevi come sempre.
      Sì in teoria farla venire in Italia credo sia più facile, ma la questione lavoro frenerebbe chiunque credo. Per gli stranieri che vogliono il soggiono in italia c'è un test da fare, ma nel tuo caso essendo tua moglie avrà il visto matrimoniale, come te nel caso vada in Corea. Non so in Italia, ma in Corea il tuo visto sarà rinnovabile ogni anno, non è per sempre ha una scadenza.

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    2. Ciao, Grazie per la risposta. Comunque il visto lo sto richiedendo in questi giorni. Mia moglie mi ha mandato tutta la documentazione che le riguarda e adesso sto facendo la mia. Il biglietto aereo non e' necessario, i documenti che mi hanno richiesto sono certificato matrimoniale, certificato fi famiglia, certificato penale, carta d'identita' + fotocopia, passaporto + fotocopia e un certificato di salute. Io gli ho chiesto ceh tipo di certificato e lui mi ha detto 'prelievo del sangue' senza specificare che tipo di controllo del sangue devo fare. Quando sono andato alla prefettura per far apporre le apostille mi e' stato detto che e' sufficiente un certificato di sana e robusta costituzione e non un prelievo del sangue. E' cosi o no? Poi un'altra cosa, devo tradurre i certificati(specialmente quello del dottore, in quanto scritto a mano)? Qui nessuno mi sa dire niente di preciso....

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    3. Allora intanto premetto che non so se anche per te vale la questione che è valsa er il mio visto, ma in Italia pensano ad una cosa e la Corea ad altra, in italia dico: basta quello, ma se la Corea ti richiede il sangue quello deve essere. Idem per il mio visto, in italia mi dissero: basta il certificato medico, ma all'ambasciata volevano quello dell'ospedale. Infatti dovetti farmi tutti i controlli e farmi fare il certificato dal mio USll solo che nel mio caso mi dissero tutto ciò che occorreva sapere dai risultati del sangue: epatiti ecc ecc ... Quindi ti conviene richiedere che esami fare così da essere sicuro.
      Riguardo ai certificati bisogna tradurli sì in inglese.

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  3. Ammazza...la burocrazia coreana regge il confronto con quella italiana! È uno scontro ad armi pari! Chi vuole sposarsi ha trovato pane per i propri denti!
    (Che poi non capisco come si possa pensare di sottoporsi a tutto sto ambardan solo per matrimonio di convenienza e non perché si ama il/la proprio/a partner...)
    Tutteste procedure mi spaventano, devo ammetterlo!

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    1. Credo che le mogli per corrispondenza lascino il tutto al partner e se ne freghino altamente. Loro pensano di vincere un biglietto del gratta e vinci, e forse per qualcuno è così, ma spesso vanno in mano a mostri. (intesi come cattive persone non brutti)

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  4. Ciao Giorgia, vediamo se mi puoi aiutare. Mi sposerò a breve con il mio ragazzo coreano. Per farla breve: l'abasciata italiana mi ha detto di portare solo certificato di stato libero e copia del passaporto.
    Sono stata col mio ragazzo giorni fa all'ambasciata coreana e mi è stato detto che anch'io devo preparare certificato stato di famiglia ed estratto di nascita, oltre a certificato di stato libero e copia del passaporto. Questo spiegando che è per registrare il matrimonio in corea... Quindi se non porto questi altri documenti non posso registrare il matrimonio in corea? Ma sarebbe valido solo in italia?

    Però leggo anche commenti di gente che si è sposata in corea solo portando stato libero e passaporto.. ti lascio immaginare la mia confusione.

    Se sapessi darmi qualche ragguaglio ti sarei grata ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. Allora ti dico già che oltre questo articolo, raccogliendo la testimonianza di mia sorella, io non posso andare perché non sono io quella che ha fatto tutti i procedimenti.
      Fatto sta che si! Se non viene registrato anche in Corea, il matrimonio è valido solo in Italia, quindi il tuo futuro marito sarà sposato solo per l'italia, per la Corea no. E tu, in caso voglia prendere il.visto matrimoniale, saresti impossibilitata. Lui invece per quello italiano non avrebbe problemi.
      Ti consiglio di seguire le loro direttive, perché le leggi sul matrimonio e visti vari sono cambiate negli ultimi tempi. Per dirti ora le spose/si che vogliono il visto matrimoniale dopo aver registrato il matrimonio devono sottoporsi ad un esame in più, quello di lingua coreana.
      Potresti anche mandare una mail all'ambasciata italiana a Seoul e chiedere se è giusto tutto quello che ti hanno detto (ti devi affidare a loro -amb coreana- ma on effetti ti posso assicurare che l'organizzazione coreana lascia a desidsrare) anche perché tu nel caso di registrazione matrimoniale laggiu hai la tua ambasciata come riferimento.

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    2. Ciao. Allora ti dico già che oltre questo articolo, raccogliendo la testimonianza di mia sorella, io non posso andare perché non sono io quella che ha fatto tutti i procedimenti.
      Fatto sta che si! Se non viene registrato anche in Corea, il matrimonio è valido solo in Italia, quindi il tuo futuro marito sarà sposato solo per l'italia, per la Corea no. E tu, in caso voglia prendere il.visto matrimoniale, saresti impossibilitata. Lui invece per quello italiano non avrebbe problemi.
      Ti consiglio di seguire le loro direttive, perché le leggi sul matrimonio e visti vari sono cambiate negli ultimi tempi. Per dirti ora le spose/si che vogliono il visto matrimoniale dopo aver registrato il matrimonio devono sottoporsi ad un esame in più, quello di lingua coreana.
      Potresti anche mandare una mail all'ambasciata italiana a Seoul e chiedere se è giusto tutto quello che ti hanno detto (ti devi affidare a loro -amb coreana- ma on effetti ti posso assicurare che l'organizzazione coreana lascia a desidsrare) anche perché tu nel caso di registrazione matrimoniale laggiu hai la tua ambasciata come riferimento.

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