Sewol, la trappola che imprigiona giovani anime.

Un post su questo è d'obbligo ... tristemente importante. 


Foto di mia sorella. Messaggi di preghiera per le vittime
e i suoi cari. From Seoul.
Il 16 Aprile di questo anno 2014 è avvenuto un incidente che ancora adesso si sta evolvendo in tragedia. 
Quella maledetta nave, Sewol, che trasportava liceali in gita verso l'isola di Jeju e altri passeggeri tra adulti e pure qualche bambino ...
Quel maledetto capitano che ha lasciato le "redini" ad una venticinquenne inesperta, per poi abbandonato la nave, alla pari se non peggio del nostro vergognoso Schettino ...
Il vicepreside della scuola frequentata da quei ragazzi, che sembra essersi suicidato a causa di un peso ingiustamente sentito sulle spalle ... che poteva fare lui? Come poteva prevederlo? Era colui a cui i genitori avevano affidato i propri figli e così da essi ha deciso di ritornare, impiccandosi.
Il soccorso, secondo il popolo coreano che è rimasto a terra, osservando tremante la scena del salvataggio, non è stato fatto tempestivamente e come si deve ...


Qualcuno pagherà per tutte quelle anime volate in cielo?
Il recupero delle vittime non si è ancora concluso, ma ormai la speranza di trovare qualche
superstite si fanno nulle, se non lo sono già. C'è chi prega e spera nel miracolo, ma non solo la nave è totalmente sprofondata, lasciando solo che la prua riemergesse, ma anche se vi fossero state bolle d'aria, la temperatura all'intero di quella trappola infernale è sicuramente una delle cause che purtroppo avranno portato il sonno eterno a quei poveri ragazzi. 
Le notizie sono delle più disparate: dicono che alcuni dei famosi messaggi inviati ai genitori siano stati costruiti a tavolino dai vari Tg o chissà da chi. Ma non tutti a quanto sembrerebbe.


Si parla pure di eroi, anche se le voci sono discordanti (le fonti pure): tutti sono d'accordo sul racconto di Park Ji Young, una ragazza di circa 22 anni che avrebbe aiutato molti ad uscire e mettersi in salvo quando la nave si stava inclinando, per poi mettere loro i salvagenti e tornare indietro per cercare altri passeggeri. Una semplice inserviente se non erro, una giovane coraggiosa che alla fine trovò la morte in quella nave, proprio a causa del suo immenso cuore ed altruismo. 


"Prima aiuto gli altri e poi mi metto in salvo ... l'equipaggio è l'ultimo che deve lasciare la nave!"
Coloro che salvò le consigliarono di seguirli nella scialuppa, ma la sua risposta fu questa.
Un coraggio che supera quello del capitano della nave.



Yong Dae Hong, 46 anni, mandò un messaggio alla moglie prima di divenire a tutti gli effetti un disperso: "la nave è inclinata. Ci sono dei soldi nel conto ***. Usali per fare andare al college nostro figlio. Io devo andare a salvare i bambini. Non posso più parlare. Bye."

Ci sono anche notizie che creano confusione nell'intera faccenda: alcuni scrivono che è stato Yu Ho Shil (anni indefiniti) a trovare la bimba di nome Know Ji Yeon (5 anni) senza i genitori, altri invece affermano che a trarla in salvo fu Park Ho Jin, di età 16 anni. Sulla piccina si dice che a farle indossare il giubbotto di salvataggio fu il fratellino di sei anni Hyeok Gyu, che cedette il suo, salvando la sorella. 
Forse Yu Ho Shil trasse in salvo un'altra bimba, ma alcune notizie fanno un miscuglio di fatti e creano confusione. Riguardo i bambini, ho trovato solo news che parlano del salvataggio di Ji Yeon e citano un altro bimbo di 8 anni sopravvissuto.




Di Jung Cha Woong, si sa che era un ragazzo di diciassette anni, che offrì il suo salva vita all'amico.







L'insegnante d'inglese trentacinquenne Nam Yun Cheol, che rimase accanto ai suoi studenti fino alla fine. Cercò di trarli in salvo e alla fine il suo corpo fu ritrovato.
Kim Hong Gyeong, 59 anni, è un eroe sopravvissuto! Fece una fune con tende e una pompa anti incendio, riuscendo a tirare in salvo venti studenti.
Cho Dae Seob, di 17 anni, è anch'egli sopravvissuto. Si dice che si sia molto dato da fare per aiutare i compagni, distribuendo i giubbotti di salvataggio, ha aiutato una studentessa a fuggire dalla trappola e anche un bambino.
Ci sono foto e nomi di altri eroi, però di cui non so nulla ...



Più di 150 morti, ma questa cifra non si fermerà di certo qui. Ci sono ancora più di 100 persone la dentro ... 
Secondo le ultime notizie che mi sono pervenute, è stato trovato il corpo di un giovane studente con le unghie consumate ... potete immaginare quale sia la scena?
Si tratta di lotta, di sopravvivenza, il desiderio di vivere e la paura di morire. Per liberarsi da quella stretta glaciale, per scappare ad un triste fato le ha provate tutte, anche solamente a graffiare con le proprie unghie la parete o una porta, consumandole tutto fino a sanguinare. Tutti loro si sono visti la morte in faccia e questo deve far riflettere la gente. Sicuramente qualcuno si sarà arreso al suo triste destino, pregando e aspettando la fine vicina, o meglio sperando che qualcuno arrivasse prima, per salvarli dall'aura fredda della morte. 
Ma a quanto pare i soccorsi non sono serviti. Sono stati lenti e il mare non ha contribuito, come se qualcuno dall'alto scherzasse con le vite terrene, mettendo in difficoltà i soccorritori, che ricordiamo: tra loro ci sono anche dei volontari. 

Gente che rischia la sua vita per quella degli altri e gente che invece mette in prima linea la sua pellaccia, a discapito di giovanissimi, persino bambini

Un altro cadavere di uno studente è stato trovato con i documenti stretti tra le braccia, come se già si aspettasse la conclusione il prima possibile e si fosse prevenuto, stringendo tutto ciò che aveva con sé per il riconoscimento del suo corpo, che sicuramente le acque avrebbero trasformato.
Capite? 
Uno che stringe i documenti per il riconoscimento vuol dire che si è immaginato ogni cosa: la sua morte, il suo cadavere e l'eventualità di poter essere dimenticato perché deteriorato d'aspetto e dunque non identificabile. Tremendo ...

Foto di mia sorella. Messaggi di preghiera per le vittime
e i suoi cari. From Seoul.
Osservare il video che ho linkato su facebook, e che vi ripropongo alla fine di questo post, fissare quelle immagini di incredibile disperazione e preghiere dei genitori, dei fratelli e in qualche caso di figli ... non può lasciare impassibile. E' vero che nel mondo esistono milioni di tragedie, di cui si fa meno parola, ancora meno di quanto la si sta facendo per la tragedia della Sewol, ed è sbagliato! Perché invece bisognerebbe mostrare, far comprendere alla gente quale disperazione si può arrivare a provare per amore, un amore strappato, vite strappate! 



è la mamma " supplica, grida una madre all'orizzonte, verso quella nave sommersa quasi del tutto, come per dire: "figlio mio, la tua mamma è qui". Vi parlo a cuor sincero dicendo che scrivendo questo passaggio in preciso, le lacrime non possono fare a meno di scorrere. E' come se fossi madre io stessa, anche se non lo sono ancora. Però è vero anche che sono sorella, figlia e mi reputo una persona empatica, quindi posso mettermi nei loro panni anche se di poco, perché a tutti gli effetti immaginare la vicenda non significa poterla vivere realmente. Se penso ad una delle mie sorelle in quel mezzo navale affondato, o mia madre o un qualche amico ... se penso ad un mio alunno, o un bambino qualsiasi, ad un giovane ragazzo o ragazza ... 
Sapere che loro sono là, rinchiusi, vivi da prima e ora tutti morti ... mentre tu sei lì, a qualche distanza da quel relitto, incapace di muoverti, incapace di arrivare fino a quella trappola chiamata nave e incapace di salvare la vita della persona a cui vuoi bene e i suoi amici ...

Tremendo, ripeto ... tremendo.

Altre parole ormai sono inutili. E' inutile parlare di cantanti e attori che devolvono "tutto" verso le vittime della tragedia o per gli aiuti (sarà vero poi?). Inutile parlare di twit (o come si chiamano) del famoso taldeitali che ha pregato ininterrottamente per tutta la notte a causa della tragedia. 

Qui bisognerebbe fare un discorso riguardo all'ipocrisia di alcune fans di un certo lato della Corea del sud, alle loro, non dico false preghiere, ma motivate forse da un minimo di falsità ... 
E' talmente fastidioso come discorso che nemmeno voglio nominare certe fesserie dette e che tutt'ora qualcuna sta dicendo e forse dirà. Quindi mi fermerò qui. 

Foto di mia sorella. Messaggi di preghiera per le vittime
e i suoi cari. From Seoul.
Intanto in Corea si protesta! Proteste pacifiste per ora (per fortuna). 
La gente vuole la verità! 
La gente vuole sapere: cos'è successo realmente? Come sono andati i fatti? 
Perché non si è potuto 
fare di più?

E in molti puntano il dito anche contro il presidente stesso, oltre che l'organizzazione e i responsabili dell'omicidio che si è compiuto. E' una tragedia, una fatalità causata dalla mano dell'uomo e così deve essere chiamata: omicidio.


Una strage d'innocenti.







삶을위해 기도합시다 
* Preghiamo per quelle vite 
* Pray for those lives

 Pray for Korea


                                   

Commenti

  1. mi sono commossa, tremendo è dir poco :(

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  2. Le parole sono futili in questo momento... Mi limito a lasciar scorrere le lacrime in silenzio e a pregare per tutti coloro che non ce l'hanno fatta!

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  3. a me non viene da piangere,la prendo molto più ..fisicamente,mi sale proprio la nausea,forse perché anche io sono abbastanza empatica e riesco facilmente a mettermi nei panni di compagni di scuola ,amici, madri,fidanzati.. e anche vittime ,oggi leggendo notizie simili stavo così male che sono dovuta uscire di casa per farmi un giro,ho camminato senza meta cercando di non pensare e sono tornata a casa solo quando la nausea mi è passata,forse le lacrime sono più appropriate ma ognuno la prende diversamente.
    -Simo-

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    1. Certamente Simo! Ognuno la prende in modo tutto suo. Alla fine io piango pure per il nervoso! Non in questo caso, in questo caso le lacrime sono per la sofferenza, ma in altri casi sì! Ognuno di noi ha le proprie reazioni! L'importante è non rimanerne impassibile se no ... c'è qualcosa che non va.

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  4. Non riesco a non pensarci.....non riesco a non immaginare la situazione....non riesco a guardare mia figlia senza pensare a quelle piccole anime ed alle loro madri...il solo pensiero mi fa fermare il respiro e il cuore mi si stringe in una morsa........

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    1. Ecco, chi è madre può ancor di più immedesimarsi nella situazione.

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